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domenica 25 luglio 2010

Per gentile concessione di Renato Mariani / René Olé




La fabbrica



Nella fabbrica al tornio grigio e nero
si lavorava certo a più non posso,
quando i tempi eran duri per davvero.

Fuori guardie, mastini e sorveglianti;
sotto la tuta s’annidava il rosso.
La catena produce, tira avanti!

Operai uniti, siete proprio tanti,
compagni vi difende il sindacato.
La catena produce, tira avanti!

Tant’acqua è scorsa sotto e sopra i ponti.
Nell’officina tutto è ormai cambiato;
il mandrino è una macchina per conti.

Professioni moderne, nomi strani,
compagni vi difende il sindacato.
La società ci tratta come cani.

Battaglie vinte, ma persa la guerra,
tutti gli sforzi sono stati vani.
Cambia il padrone, ma il culo è per terra.

RM



Settimo Senso



Alba e tramonto si susseguono rapidi,
giorni grigi senza stimolo di sensazioni
sono banale monotonia dell’essere.

Sequenze interrotte, fuggevoli immagini
a sprazzi fan luce nel tuo ricordare,
successi raggiunti non colmano il niente.

Invano tentasti di usar la ragione.
Un settimo senso che ancora ignoravi
deflagra all’interno, frastorna a martello.

Nell’alcool persegui la tua anestesia,
il sonno, che cala sugli altri, hai ostile,
il resto si sfuma, si appanna, svanisce.

RM

martedì 20 luglio 2010

DENTRO DI ME


Sono felice

amando le cose

semplici che

mi estraneano

dalle materialità

della vita


Sono ricco

vivendo

i piccoli sogni


Sono povero

senza idee



TC

Immedesimazione

Il fresco silenzio di un canale,

niente più.



Andrea

paesaggio

Può un profilo di luna
scoccare la mezzanotte?

La desiderabilità,
il pallido sorriso dell'astro
nella tiepida culla
di un albero.

Sbarrano le lance
la mezzanotte.

E tutto ciò che ho
è un pallido profilo di luna.


Andrea

mercoledì 14 luglio 2010

AMORE


Io riesco

soltanto a sentirlo,

non conosco un

modo per donarlo,

per farne partecipe,

l'intero mondo.


Posso esprimerne,

soltanto un canale,

ma mio personale.


Sento solo

la mia frequenza,

la mia solitudine

è la chiave che apre

quella stanza.


Mentre attendo che

l'universo, raccolga

almeno un petalo

rosso di rosa, verso

ciò che sento.



TC

13/07

Chissà quante storie
racconta
un soffio di vento; io,
odo solo la tua voce
accarezzarmi da lontano:

sussurrare parole lacustri,
nei tenui sospiri degli alberi.

Ed è allora
che un giglio rosso avvizzito

imbeve i suoi petali nel miele,
l'elegia che ho nel cuore
affoga le tristi note
nell'acqua di un canale.



Ora,
lascia che su di noi cali
il silenzio della notte:


sfiorami ancora una volta,


sussurrami i tuoi baci.


Andrea

domenica 11 luglio 2010

Ogni cosa...

L'immagine l'ho presa su internet, se l'autore ne reclama i diritti verrà rimossa



Molti dati certamente,
neuroni compressi nella mente,
archiviati con laboriosa
logica misteriosa

Tutto sta lì, nel profondo
aspettando impaziente,
quell'attimo o frangente,
per farti sentire al mondo

Sembra un'alchimia,
ma sulla frequenza mia,
i simboli si fondono
come note che compongono

Un insieme di energia
creato dalla sintonia,
ogni cosa, arte o lavoro che sia,
in tal modo, diventa poesia

E quanto più, ciò a me piace,
il mio universo trova pace
e tutto il resto, tace.


TC