Una serie di racconti-novelle e, nello stesso tempo, la metafora della vita di oggi.
Foto di copertina © Rita Baccelli - ritaba@live.it
La nonna girava, girava e passava, passava...
La pubblicazione è in e-book bilingue italiano/inglese. Reperibile in tutte le librerie online nazionali ed internazionali.
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Sinossi di "Il teorema del passatutto" di Tiziano Consani
La zuppa pisana è una ricetta culinaria che viene
fatta rigorosamente con il nostro pane senza sale e raffermo di almeno quattro
o cinque giorni, ben inzuppato in uno stracotto di cavolo precedentemente
preparato e affogato nella crema di fagioli, densa e bollita per almeno tre o
quattro ore. Durante la cottura, il tutto va girato e rigirato, di tanto in
tanto, per evitare che non si attacchi sul fondo della pentola. La regina di
quella che è la nostra tavola tradizionale richiede ingredienti dai diversi
sapori e tanta pazienza nella preparazione.
Allo stesso modo, “Il teorema del passatutto” è costituito da pezzi diversi fra loro, cose vecchie e nuove, mischiate insieme e raccolte con cura nel tempo, che come veri e propri ingredienti, costituiscono una “zuppa”, metafora della vita di tutti i giorni e dei consumi che siamo quasi obbligati a macinare come dei robot, dentro un passatutto. Un “tritatutto”, come il titolo del carro del Carnevale di Viareggio che, immortalato nella fotografia di copertina, ben rappresenta questa raccolta di racconti “cucinati” a fuoco lento, mescolandone la sostanza con il mestolo di legno, modellato a mano e costruito con raspa e scalpello direttamente da un ramo d’ulivo: quel pezzo del “mio ciocco”, a Tre Colli di Calci, che tante volte mi ha accolto, raccolto e insegnato a vivere e a crescere.
I racconti, presentati sotto forma di brevi favole, si prestano bene anche per essere lette ai bambini. L’ultimo racconto è l’autobiografia dell’autore e anch’essa forse è una favola.
Allo stesso modo, “Il teorema del passatutto” è costituito da pezzi diversi fra loro, cose vecchie e nuove, mischiate insieme e raccolte con cura nel tempo, che come veri e propri ingredienti, costituiscono una “zuppa”, metafora della vita di tutti i giorni e dei consumi che siamo quasi obbligati a macinare come dei robot, dentro un passatutto. Un “tritatutto”, come il titolo del carro del Carnevale di Viareggio che, immortalato nella fotografia di copertina, ben rappresenta questa raccolta di racconti “cucinati” a fuoco lento, mescolandone la sostanza con il mestolo di legno, modellato a mano e costruito con raspa e scalpello direttamente da un ramo d’ulivo: quel pezzo del “mio ciocco”, a Tre Colli di Calci, che tante volte mi ha accolto, raccolto e insegnato a vivere e a crescere.
I racconti, presentati sotto forma di brevi favole, si prestano bene anche per essere lette ai bambini. L’ultimo racconto è l’autobiografia dell’autore e anch’essa forse è una favola.
A presto!
Tiziano Consani
(ultimo aggiornamento: TC 27-05-2015)